Avete una pianta di limone? E’ sana o malata? Ha le foglie gialline, magari con serpentine chiare oppure scolorite e ragnatelose? Oppure ci sono piccole chiazze bianche o marroncine sulle foglie e sui fusti? Eh sì, spesso il limone ha qualche malattia, ma noi vi aiuteremo a risolverlo e, perché no, a prevenirlo!
Giallo clorosi
Il problema più frequente sulle piante di limone è la clorosi: la pianta soffre perché non assorbe ferro e/o magnesio e manifesta la sofferenza con foglie ingiallite ma con nervature che rimangono verdi. Si cura si cura con un concime minerale specifico per agrumi (non i lupini macinati che servono per acidificare leggermente il terriccio) contenente ferro Fe e magnesio Mg, seguendo dosi e frequenza in etichetta, finché le foglie non saranno tornate ben verdi. Poi si potranno distribuire anche i lupini (che non sono un concime). La somministrazione del concime specifico funge anche da prevenzione della clorosi, oltre che da cura.
Acari e ragnetti all’attacco
Su limoni che vivono in un ambiente troppo caldo e con aria stagnante si instaura facilmente il ragnetto rosso: ve ne accorgete perché le foglie sono scolorite in maniera puntiforme e avvolte da sottili ragnatele. Dovete aumentare l’umidità (fattore di prevenzione), per es. vaporizzando il fogliame ogni giorno, preferibilmente spostando il vaso in un punto arieggiato. Se le ragnatele non scompaiono entro una settimana, trattate ripetutamente con sapone molle oppure olio di soia agrario o olio di lino agrario.
Se invece i frutti vengono deformati mostruosamente, diventando immangiabili, la colpa è dell’acaro delle meraviglie (Eriophyes sheldoni). Le cure sono le stesse dei ragnetti.
Limone con afidi
Quando i germogli e in particolare i boccioli si coprono di decine di insetti generalmente neri, ma anche rossi o verdi, il limone è stato colpito dagli afidi o “pidocchi delle piante”. Procedete irrorando olio di Neem la sera dopo il tramonto, in modo da non bagnare anche le api. Preveniteli annaffiando sempre con regolarità ed evitando concimi azotati.
I ricami della minatrice serpentina
Se le foglie si presentano “ricamate”, cioè assottigliate e prima sbiancate, poi scurite secondo un disegno curvilineo, con sottili ragnatele bianche, e si accartocciano, diventando anche appiccicose, la colpa è della minatrice serpentina degli agrumi (Phyllocnistis citrella). Se l’infestazione arriva all’improvviso, trattate con olio di Neem ogni 7-10 giorni fino a scomparsa dei parassiti. Se invece è un problema di lunga data, magari comune ai vicini di casa, installate in aprile le trappole a feromoni (servono anche come prevenzione). Se infine l’infestazione è molto forte, irrorate olio minerale, bagnando bene il fogliame e ripetendo l’intervento a distanza di 30 giorni.
Cocciniglie amanti del limone
Ogni tipo di insetto di colore bianco o marroncino o nero stanziale su fusti e foglie del limone è una cocciniglia. Molte di esse lo amano, es. Planococcus citri, Icerya purchasi, Aonidiella aurantii ecc., e vi si attaccano più o meno tenacemente. Si eliminano o trattando con olio minerale in un momento in cui la pianta è priva di fiori (e preferibilmente anche di frutti), oppure con ripetuti trattamenti con sapone molle, effettuabili anche con fiori e frutti. Ma siccome prevenire è meglio che curare, mantenete sempre il vostro limone ben concimato, evitando prodotti troppo ricchi di azoto.
Appiccicosa fumaggine
Se le foglie del limone appaiono coperte da una patina nera appiccicaticcia, si tratta di un fungo chiamato fumaggine, che si instaura sulla melata prodotta da afidi o cocciniglie. Quindi dovete prima eliminare i parassiti animali responsabili della melata, e poi lavare il fogliame con un trattamento a base di sapone molle.
Il temibile mal secco
Quando i germogli appassiscono, e poi progressivamente si seccano i rametti dall’apice verso la base, il problema è il mal secco (Phoma tracheiphyla). Prevenitelo evitando grandinate e ferite in genere e potando sempre con forbici disinfettate. Alla manifestazione rimuovete subito ed eliminate il fogliame colpito e i rami secchi, tagliando almeno 30 cm al di sotto della parte secca, disinfettando gli attrezzi utilizzati e proteggendo le superfici di taglio con appositi mastici. Trattate con prodotti a base di sali di rame (es. poltiglia bordolese, solfato di rame, ossicloruro di rame ecc.) due volte a distanza di 15 giorni. Fra ottobre e aprile, in caso di eventi meteo avversi ripetete sempre il trattamento.